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Celestino Vietti: dai trattori alle moto il passo… non è breve

Fin da bambino “bazzicava” l’officina del padre dove si riparavano trattori e macchine agricole, ma poi la passione per le due ruote ha avuto il sopravvento.

Il “rookie” Celestino Vietti, adesso che stanno arrivando i primi punti nella sua stagione di debutto in Moto2, è più rilassato e si concede volentieri a un’intervista un po’ diversa.

D. Quali sono stati i piloti, o più in generale personaggi dello sport, ai quali ti sei maggiormente ispirato? 

Vietti. Fino da bambino il mio idolo è stato Vale. Direi da quando ho iniziato a correre sulle minimoto insieme a mio fratello grazie alla passione per le due ruote di papà. Poter crescere sportivamente e non solo accanto a lui significa molto. 

D. Quali sono le tue ambizioni? Come immagini la tua carriera? 

Vietti. Come tutti i piloti l’obiettivo è arrivare a essere sempre costanti e competitivi e, nel caso del Campionato del Mondo, direi di raggiungere un giorno la MotoGP. Nello specifico per me, quest’anno sono rookie in Moto2: siamo partiti bene, mentre ora sto facendo un po’ più fatica. È un anno di esordio, ci sono tante cose nuove da imparare, ma continuiamo a lavorare per fare uno step in avanti ed essere sempre più vicini al gruppo dei più forti. 

D. Come passi il tempo nella vita “normale” lontano dalle piste? Hai altri hobby e interessi oltre alle corse? 

Vietti. Nel 2019 mi sono trasferito a tutti gli effetti da Torino, la città in cui sono nato, a Tavullia per poter seguire tutte le attività legate alla VR46 Riders Academy. Nel tempo libero quindi mi divido tra casa a Torino e casa a Tavullia per poter trascorrere più tempo possibile sia con la mia famiglia che con gli amici.

D. Come vivi la convivenza con Marco Bezzecchi nello stesso box?

Vietti. “Bez” è un amico da anni, lo è diventato ancora di più da quando mi sono trasferito a Tavullia. Dividiamo il box e anche tanto tempo fuori dalle corse. Ci divertiamo, siamo molto legati e questo credo aiuti davvero ad avere una bella atmosfera nel box. 

 

D. Hai avuto in passato qualche “vicinanza” con il mondo delle gru e più in generale dei camion, per esempio qualche parente che lavorava in questi settori?

Vietti. La mia famiglia ha un’officina che ripara trattori e macchine agricole alle porte di Torino. Ho trascorso lì tantissimo tempo fin da bambino, ho studiato anche come perito meccanico sempre a Torino, non sono esattamente gru, è vero, ma diciamo che non sono del tutto acerbo sulle cose che riguardano meccanica e affini. 

 

D. Sei affascinato da questi veicoli?

Vietti. Sì sì, assolutamente! Tra l’officina di famiglia e il resto, fino da bambino sono stato abituato ad avere a che fare con mezzi e cose meccaniche e sicuramente se non avessi iniziato a correre in moto da professionista avrei lavorato in quel campo. 

BOX

IL “CHI È” DI CELESTINO VIETTI

  • Classe 2001 
  • Campione Italiano (CIV) nel 2015, anno in cui entra a far parte della VR46 Riders Academy con cui esordirà nel CEV (Campionato Spagnolo) nel 2017; 
  • Esordio nel Campionato del Mondo - categoria Moto3 – nel 2018 al GP del Giappone. Conquista il podio alla seconda gara nel Campionato
  • Nel 2019 entra a tutti gli effetti nello Sky Racing Team VR46 e gareggia nel Team Moto3 per due stagioni conquistando sette podi e due vittorie
  • Nel 2021 esordisce in Moto2 sempre con lo Sky Racing Team VR46

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